Trinchese contro la violenza sulle donne

Oltre la paura locandina

Oltre la paura
Dopo i fatti di cronaca di questi giorni è difficile parlare, ma è impossibile stare zitti.
La paura è lì da sempre e ha permesso nel corso dei millenni dall’uomo del Neandhertal, ai sapiens all’uomo di migliorarsi. Il giudice Borsellino e quindi ai giorni nostri disse “è normale avere paura non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, sennò diventa un ostacolo che ti impedisce di andare avanti”.
L’essere umano ha sempre convissuto con la paura, in questa giornata particolare abbiamo il dovere di esaminare e di portare alla luce il significato di questa parola.
Non bisogna sottovalutarla, al primo segnale occorre parlare con qualcuno, un’amica più grande, un familiare, un’insegnante, uno psicologo, qualcuno che ci aiuti a dare un nome a quello stato d’animo. Soprattutto non lasciamoci sopraffare e annientare.
Una persona violenta la si riconosce subito, il tono della voce alto, la possessività, la volontà di imporre il proprio pensiero, opinione, la voglia di sopraffare e di negare un atteggiamento, un’uscita. “No quell’amica non mi piace” “Non voglio che ti vedi con gli amici”… gli amici sono tali perché ci aiutano a capire anche determinate cose. Non si può stare zitti. E quando non si riesce a riconoscere determinati atteggiamenti, perché non è sempre facile e perché quella persona ci piace tanto e fraintendiamo la sua gelosia come “amore”, “ma mi vuole bene”. Sappiate che non siete sole, ci sono tante persone che possono aiutarvi. Ora entreremo nello specifico di cosa si possa fare per andare oltre la paura.
 
È importante rivolgere un momento e delle riflessioni ai tanti ragazzi e agli uomini del domani davanti a noi.
 
Per prima cosa allontanatevi da quei discorsi maschili che vedono la donna oggetto di tante frasi maschiliste, perché vi posso assicurare, se per caso sentiste le vostre amiche o compagne parlare allo stesso modo di voi, vi darebbe fastidio. Accettate i No, lo so che a volte vi può sembrare assurdo, perché se vi piace tanto una persona voi vorreste stare sempre con lei, baciarla e tutto il resto, ma i no vanno accettati.
Accettate la vostra fragilità, accettate di piangere e di avere paura di perdere quella persona e allo stesso modo anche voi parlatene con qualcuno un genitore, un’insegnante, uno psicologo, non abbiate paura di smontare la vostra rabbia, la vostra delusione e la vostra paura. Guardatela a fondo e non permettetele di essere più forte di voi e della vostra volontà.
Il caso di Giulia ci fa ancora di più orrore perché erano coetanei e lui non solo non accettava di essere lasciato, non accettava che lei fosse più brava di lei. Al di là dei riscontri psicologi che faranno gli esperti sulle persone che compiono questi gesti, io mi sento di dire che le donne vanno rispettate, con le amiche, le fidanzate bisogna fare squadra condividere perché come ha detto una volta Roberto Benigni nel suo monologo (vi invito a cercare il video) la donna è uscita dalla costola dell’uomo per camminare affianco e non per essere calpestata e sopraffatta. Non è un essere inferiore né superiore. Non pensate mai di usare la forza, perché è sempre sinonimo di debolezza, solo il dialogo, la comunicazione permette di affrontare le proprie paure.
Accettate i No, lo so che non siamo più abituati a questo, in una società in cui abbiamo sempre tutto, accettiamoli i no e cerchiamo di capire che una donna che ha una minigonna non ci sta invitando a saltarle addosso. Semplicemente si vede bella così e se non vuole stare con voi, sappiate che ci sono tante altre meraviglie nella vita e ci saranno altre persone altre donne e altri uomini in grado di apprezzarvi per quello che siete veramente e con cui gli atteggiamenti saranno così naturali e spontanei che non c’è bisogno di imporre nulla.
 
In conclusione una riflessione: è emerso che Giulia temeva perché Filippo si potesse fare male. Noi donne abbiamo la sindrome della crocerossina e non va bene. NON possiamo salvare gli altri, men che meno chi non vuol essere salvato e soprattutto è sempre più importante e ormai necessario salvare noi stesse. 

dott.ssa, giornalista e Presidente del SOROPTIMIST International Maglie A.M. Vincenti

Pubblicato il 01-12-2023