e-safety policy
CONDIVISIONE E COMUNICAZIONE DELLA POLICY ALL’INTERA COMUNITÀ SCOLASTICA.................................................................................................................................... 9
INTEGRAZIONE DELLA POLICY CON REGOLAMENTI ESISTENTI................................. 12
PREVENZIONE DI SITUAZIONI A RISCHIO CYBERBULLISMO....................................... 15
PROCEDURA DI GESTIONE E PRESA IN CARICO DELLA SITUAZIONE A RISCHIO.. 16
PROCEDURA IN CASO DI SOSPETTO................................................................................. 17
NEL CASO IN CUI LA/LE CLASSE/I E’/SONO DA COINVOLGERE............................ 18
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PROCEDURA IN CASO DI EVIDENZA................................................................................. 19
La E-safety Policy è un documento programmatico autoprodotto dalla scuola volto a descrivere il proprio approccio alle tematiche legate alle competenze digitali, alla sicurezza online e ad un uso positivo delle tecnologie digitali nella didattica; le norme comportamentali e le procedure per l’utilizzo delle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) in ambiente scolastico; le misure per la prevenzione e quelle per la rilevazione e gestione delle problematiche connesse ad un uso non consapevole delle tecnologie digitali.
La fruizione delle nuove tecnologie non può essere lasciata all’iniziativa personale e merita delle azioni educative programmatiche per avviare e supportare i ragazzi nel loro uso critico e responsabile. Gli alunni non devono essere lasciati soli nella gestione di strumenti quali gli smartphone, ma supportati e sostenuti nel loro utilizzo civile e responsabile. Questo è alla base della prevenzione di azioni di cyberbullismo e di contrasto a qualsiasi forma di violenza psicologica legata all’uso delle chat o alla pubblicazione di foto e di video sui socialnetworks.
La Legge 107 del 20154 ha introdotto, tra gli obiettivi formativi prioritari, lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, finalizzato anche a un utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media, e declinato dal Piano Nazionale Scuola Digitale.
L’E-Safety comprende una serie di principi essenziali, la cui consultazione risulta necessariaquando si lavora online e si usano gli strumenti e le risorse della Rete.
Ha come contenuti:
● La visione del fenomeno
● Le norme comportamentali per tutta la Popolazione Scolastica
● Le procedure di utilizzo delle TIC in ambiente scolastico
● Le misure di prevenzione rilevazione e gestione delle problematiche connesse all’uso consapevole delle Tic.
SCOPO DELLA POLICY DI E-SAFETY
Al fine di perseguire l’obiettivo di educare e sensibilizzare gli adolescenti, gli insegnanti e igenitori all’uso sicuro e consapevole delle TIC, l’E-Safety delinea le seguenti strategie:
• Promuove percorsi di formazione per un uso consapevole delle TIC rivolti agli insegnanti nel corso dell’anno scolastico.
• Sensibilizza i genitori come partner educativi nel progetto di vita che riguardai propri figli.
• Monitora il sistema informatico (cronologia, cookies) con l’ausilio del team digitale.
• Valuta l’installazione di firewall sull’accesso Internet.
• Garantisce la presenza di un docente o di un adulto responsabile durante l’utilizzo di Internet, della piattaforma o di altre TIC.
• Aggiorna periodicamente i software antivirus e cura la scansione dellemacchine in caso di sospetta presenza di virus.
• Evita l’utilizzo di penne USB, CD/DVD o altri dispositivi esterni personali.
(che cosa ci si aspetta da tutti gli attori della Comunità Scolastica).
Il personale dell’Istituto, i genitori e gli alunni, si impegnano formalmente a seguire le leggi vigenti e a rispettare codesto documento.
Chi utilizza Internet a scuola e in ambiente extra-scolastico per lo svolgimento di attività di studio e ricerca, esplicitamente richieste dalla scuola, deve rispettare il seguente regolamento.
Nel caso di violazione di quanto stabilito, dopo aver considerato la gravità dei fatti, l’accesso ad internet e agli strumenti tecnologici sarà precluso per il tempo stabilito dal Dirigente Scolastico.
Non va dimenticato che la fruizione di Internet è tutelata e sanzionata da Leggi dello Stato. Ferme restando le strategie sistematiche messe in atto dalla Scuola ciascun utente connesso alla rete deve:
● rispettare il presente regolamento e la legislazione vigente;
● tutelare la propria privacy, quella degli altri utenti adulti e degli alunni al fine di non divulgare notizie private contenute nelle documentazioni elettroniche cui ha accesso;
● rispettare la cosiddetta netiquette (regole condivise che disciplinano il rapportarsi frautenti della rete, wiki, siti, forum, mail e di qualsiasi altro tipo di comunicazione) cui sirimanda ai successivi paragrafi.
Di seguito vengono indicati i ruoli e gli incarichi dei diversi soggetti coinvolti.
Il ruolo del Dirigente scolastico nel promuovere l’uso consentito delle tecnologie e di internetinclude i seguenti compiti:
● Verifica la legittimità di questo documento, secondo la normativa vigente in materia
● Stabilisce le sanzioni disciplinari per coloro che non lo rispettano
● Invita tutti gli insegnanti a formarsi in maniera adeguata per promuovere una cultura dell’inclusione, del rispetto dell’altro/a e delle differenze, con un utilizzo positivo e responsabile delle Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione (TIC)
● Comprende e segue le procedure previste dalle norme in caso di reclami o attribuzione di responsabilità al personale scolastico in relazione a incidenti occorsi agli alunni nell’utilizzo delle TIC a scuola
● Coordina linee di intervento per la gestione e la presa in carico dei casi di abuso o altre problematiche associate all’utilizzo di internet e delle tecnologiedigitali
Direttore dei servizi generali e amministrativi
Il ruolo del direttore dei servizi generali e amministrativi include i seguenti compiti:
● assicura, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, l’intervento di tecnici per garantire che l'infrastruttura tecnica della scuola sia funzionante, sicura e nonaperta a uso improprio o a dannosi attacchi esterni;
● garantisce il funzionamento dei diversi canali di comunicazione della scuola (circolari, sito web, ecc.) all’interno della scuola e fra la scuola e le famiglie degli alunni per la notifica di documenti e informazioni del Dirigente scolastico, dell’Animatore digitale e del Referente Cyberbullismo nell’ambito dell’utilizzo delle tecnologie digitali e di internet.
Il ruolo dell’Animatore digitale include i seguenti compiti:
● stimola la formazione interna all’istituzione negli ambiti di sviluppo della “scuola digitale” e fornisce consulenza e informazioni al personale in relazioneai rischi on- line e alle misure di prevenzione e gestione degli stessi;
● monitora e rileva le problematiche emergenti relative all’utilizzo sicuro delle tecnologie digitali e di internet a scuola, nonché proporre la revisione delle politiche dell’istituzione con l’individuazione di soluzioni metodologiche e tecnologiche innovative e sostenibili da diffondere nella scuola
● assicura che il personale possa accedere alla rete della Scuola solo tramite password applicate e regolarmente cambiate e cura la manutenzione e lo sviluppo del sito web della scuola per scopi istituzionali e consentiti (istruzionee formazione)
Il ruolo del Referente Cyberbullismo include i seguenti compiti:
● Essere interfaccia con le forze di Polizia, con i servizi minorili dell’amministrazione della Giustizia, le associazioni e i centri di aggregazione giovanile sul territorio, per il coordinamento delle iniziative di prevenzione e contrasto del cyberbullismo.
● Coordina azioni di sensibilizzazione per la diffusione di una cultura sull’uso consapevole delle TIC.
● Offre modelli di griglie per l’osservazione e la rilevazione dei segnali precursori di disagio / comportamenti a rischio relativamente all’uso non consapevole della rete
● Propone strumenti e azioni per la prevenzione di situazioni a rischio.
● Prevede e coordina la creazione di procedure per la rilevazione delle problematiche derivanti da un uso non consapevole di internet.
● Prevede, in accordo col Dirigente, linee di intervento per la gestione e la presa in carico dei casi di abuso o altre problematiche associate all’utilizzo di internet e delle tecnologie digitali.
● Riferisce al Dirigente Scolastico situazioni o problemi di particolare rilevanza su cui intervenire.
● Raccoglie e diffonde buone pratiche educative, organizzative e azioni di monitoraggio, favorendo così l'elaborazione di un modello di e-policy d’istituto.
● Cura la redazione e la revisione annuale della policy sulla base delle osservazioni ricevute da tutti i soggetti interessati; ne assicura la massima diffusione dentro la comunità scolastica in tutte le sue componenti (docenti/ata, genitori e studenti).
Il docente nel libero esercizio della sua professionalità:
● illustra ai propri alunni le regole contenute nel presente documento
● Illustra e ricorda ai propri alunni il regolamento riguardante l’utilizzo di internet,degli strumenti informatici e dei relativi software, i diritti inerenti il copyright
● Illustra agli alunni/e le regole di utilizzo delle TIC
● Si informa e sulle problematiche attinenti alla sicurezza nell’utilizzo delletecnologie digitali e di internet
● Offre indicazioni sul corretto utilizzo della rete condividendo la netiquette e indicandone le regole
● Fa nascere nella componente studentesca una buona cognizione sulla proprietà del software e sulle normative di diritto d'autore nonché sull’importanza di effettuare ricerche sul web e la relativa estrazione di documenti evitando il plagio o l'illecita diffusione di dati personali
● Guida la navigazione di studentesse e studenti, nelle lezioni in cui l'uso di Internet è pianificato, verso siti controllati come idonei per il loro uso, onde evitare di incontrare materiali inadatti
● Propone agli alunni attività di ricerca di informazione in rete fornendo opportunamente loro indirizzi dei siti e/o parole chiave per la ricerca cui fare riferimento
● Controlla durante la navigazione per evitare che gli alunni si connettano a siti inadeguati
● Vigila che gli alunni non utilizzino le TIC senza l’autorizzazione e il controllo del docente, incorrendo in comportamenti illeciti
● Segnala prontamente eventuali malfunzionamenti o danneggiamenti all’Animatore Digitale o al tecnico informatico
● Segnala al Dirigente Scolastico e al Referente Scolastico del Bullismo e Cyberbullismo qualsiasi abuso rilevato a scuola, nei confronti degli alunni in relazione all’utilizzo delle tecnologie digitali o di internet
● Custodisce e non divulga le credenziali d’accesso degli account e delle reti Wi-fi
● Non divulga dati anagrafici e sensibili sia personali, sia di altri utenti adulti e/o degli alunni, contenuti nella documentazione in formato digitale cui hannoaccesso
● Vigila sulla postazione e non l’abbandona se non prima di aver effettuato la disconnessione
● Lascia la postazione in ordine, sempre, sia nel laboratorio che in classe, avendo effettuato le corrette procedure per la disconnessione
● Non salva sulla memoria locale della postazione di classe file contenenti dati personali e/o sensibili
● Non usa i pc della scuola per scopi privati, lasciando i propri account aperti o accessibili, ma solo per scopi didattici e per le finalità connesse con il ruolo e la funzione docente
● Legge, comprende e sottoscrive la presente policy
Al docente è consentito l’utilizzo del portatile assegnato dall’Istituto per il Registro on line, dei pc presenti nelle aule docenti, nei Laboratori di Informatica, nelle Aule con LIM (fissa e mobile), nelle aule di sostegno, solo se compatibile / funzionale al ruolo professionale svolto,per:
1. Attività di studio e progettazione inerenti alla professione docenti.
2. La ricerca di informazioni o documenti in relazione al ruolo professionale svolto
3. Gli approfondimenti culturali/attualità
Tale utilizzo non deve essere causa diretta o indiretta di disservizi dei sistemi dicollegamento e non deve generare oneri aggiuntivi per l’Amministrazione.
PERSONALE ATA E UFFICI AMMINISTRATIVI
Il personale ATA è tenuto ad assicurare di:
● Si informa per acquisire un’adeguata consapevolezza circa le questioni di sicurezza informatica e la politica dell'Istituto e relative buone pratiche
● Legge e comprende e sottoscrive la presente policy
● Segnala qualsiasi abuso, anche sospetto, al Dirigente Scolastico o all'Animatore Digitale o al Referente Cyberbullismo per le opportune indagini
/ azioni / sanzioni
● Mantiene tutte le comunicazioni digitali con alunne/alunni e genitori/tutori a livello professionale e realizzate esclusivamente con sistemi ufficiali scolastici.
Le alunne/gli alunni sono responsabili per l'utilizzo corretto dei sistemi informatici e dellatecnologia digitale in accordo con i termini previsti da questa policy. In particolare:
• Utilizzano le TIC su indicazioni del docente
• Accedono all’ambiente di lavoro in modo sicuro e consapevole in relazione al proprio grado di maturità e apprendimento
• Conoscono e capiscono l'importanza delle buone pratiche di sicurezza informatica a tutela dell'incolumità propria e altrui
• Devono essere istruiti rispetto alle potenzialità offerte dalle TIC per la ricerca di contenuti e materiali, ma anche della necessità di evitare il plagio erispettare i diritti d’autore
• Si informano circa le politiche d’uso di dispositivi mobili e device digitali
• Si istruiscono circa le politiche di utilizzo delle immagini e la gestione della privacy
• Devono acquisire consapevolezza sul significato e sulla gravità di atti di cyberbullismo
• Comprendono l'importanza della segnalazione di ogni abuso, uso improprio oaccesso a materiali inappropriati e si informano circa il protocollo per tali segnalazioni
• Comunicano tempestivamente in caso di malfunzionamento e/o di contatto con informazioni immagini e/o applicazioni inappropriate
• Mantengono la configurazione del sistema operativo senza modificarlo
• Non utilizzano il proprio telefono cellulare e/o altri dispositivi elettronici e di intrattenimento (console portatili, mp3, ipod, ipad, notebbok,fotocamera, videocamera) durante ogni attività scolastica, in tutti i locali della scuola, salvo specifiche deroghe autorizzate dal docente a integrazione dell’attività scolastica
• Tengono i propri dispositivi, se presenti, spenti e opportunamente custoditi inzaini o altro luogo
Le comunicazioni tra alunni e famiglie, in caso di urgenza, vengono soddisfatte attraverso la Segreteria.
Genitori e tutori svolgono un ruolo cruciale nel garantire che i loro figli comprendano la necessità di utilizzare i dispositivi Internet e mobili in modo appropriato. La scuola creerà occasioni per sensibilizzare i genitori circa questi problemi attraverso incontri con esperti, circolari, sito web e altre comunicazioni telematiche, informazioni su campagne di sicurezzapromosse da altre istituzioni o su convegni dedicati a questo tema.
I genitori saranno incoraggiati a sostenere la scuola nel promuovere le buone pratiche di e-safety e a seguire le linee guida sull'uso appropriato di:
• immagini digitali e video registrati in occasione di eventi scolastici, anche al difuori delle aule
• accesso alle sezioni del sito dedicate ai genitori, con particolare riguardo alregistro elettronico
• dispositivi personali dei loro figli nella scuola (dove ciò è consentito).
Allo scopo di condividere regole comuni per l’utilizzo sicuro di Internet, sia a casa che a scuola,si richiede ai genitori di collaborare nel prestare la massima attenzione alle regole contenute nel presente documento. In particolare:
• Sostengono la linea di condotta della scuola adottata nei confronti dell’utilizzodelle TIC
• Si informano circa le politiche d’uso di dispositivi mobili e device digitali
• Si istruiscono circa le politiche di utilizzo delle immagini e la gestione della privacy
• Sono consapevoli del significato e della gravità di atti di cyberbullismo
• Accompagnano il figlio nella gestione di device (come smartphone)
• Stabiliscono i tempi di utilizzo di tali strumenti
• Stabiliscono regole e modalità per il controllo delle attività svolte dai propri figlisulla rete e di verificano l’adeguatezza delle attività svolte dal ragazzo rispettoalla sua età e alla sua sensibilità
L’impegno da parte dei genitori è quello di fissare delle regole da far rispettare, anche in ambito domestico, primariamente assistendo i minori nel momento dell’utilizzo della rete e ponendo in atto tutti i sistemi di sicurezza.
CONDIVISIONE E COMUNICAZIONE DELLA POLICY ALL’INTERA COMUNITÀ SCOLASTICA.
Per rendere efficace e fattiva la e-policy, l'Istituto s’impegna a prendere spunto da essa come base di partenza per azioni e iniziative riguardanti gli argomenti trattati nel documento. La E-policy viene pubblicata sul sito della scuola nella sezione dedicata ai documenti.
A tutta la comunità scolastica si chiede di prenderne visione dopo l’approvazione da parte del Collegio Docenti. Per facilitare la presa in carico del documento si possono prevedere momenti di discussione collegiale sui contenuti, sulle pratiche indicate e su come inserire nel curricolo le tematiche di interesse della policy. Ogni modifica e miglioramento verrà opportunamente comunicata e condivisa.
Per la componente studentesca si potranno prevedere delle discussioni in classe sulla policy. Per i genitori si potranno organizzare incontri di sensibilizzazione sul tema della sicurezza informatica e sui comportamenti da monitorare o da evitare.
GESTIONE DELLE INFRAZIONI DELLA E-POLICY
Compito della Scuola è quello di favorire l’acquisizione delle competenze necessarieall’esercizio di una cittadinanza digitale consapevole. Responsabilizzare le alunne e gli alunni significa, quindi, mettere in atto interventi formativi, informativi e partecipativi. Tale principio è alla base dello Statuto delle studentesse e degli studenti che sottolinea la finalità educativa anche quando si rendano necessari provvedimenti disciplinari, comunque tesi a ripristinare comportamenti corretti all’interno dell’istituto “attraverso attività di natura socialee culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica” (LINEE DI ORIENTAMENTO per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, ottobre 2017).
Le infrazioni alla policy possono essere rilevate da docenti/ATA nell'esercizio delle proprie funzioni oppure possono essere segnalate da alunni e genitori a docenti/ATA.
Qualora esse si configurino come vero e proprio reato, occorre darne tempestiva segnalazione al Dirigente Scolastico per gli adempimenti del caso.
E’ bene ricordare che, nel momento in cui un qualunque attore della comunità scolastica venga a conoscenza di un reato perseguibile d'ufficio, è fatto obbligo di denuncia (ex art. 331 del codice di procedura penale). L'omissione di denuncia costituisce reato (art. 361). I reati che, in ambiente scolastico, possono essere riferiti all'ambito digitale e commessi per via telematica sono tra gli altri:
● Minaccia, in particolare, se la minaccia è grave, per tale reato si procede d'ufficio (art. 612 codice penale);
● Induzione alla prostituzione minorile (art. 600bis);
● Pedopornografia (art. 600ter);
● Corruzione di minorenne (art. 609quinquies).
Nel caso in cui le infrazioni della e-policy violino norme previste dal Regolamento di Istituto si procede secondo quanto previsto dal Regolamento stesso; qualora le infrazioni riguardino l'opportunità di certi comportamenti o la convivenzacivile, la scuola eroga delle sanzioni secondo il principio della sensibilizzazione e del risarcimento dell'eventuale danno provocato, in uno spirito di recupero e rieducazione.
Potenziali infrazioni dei docenti
Il docente, nonché il personale scolastico (Dirigente, DSGA, Referente Cyberbullismo, Animatore digitale, assistente amministrativo), non deve pubblicare materiale scolastico suisiti o blog personali. La creazione di pagine online su social media relative a specifici progettinon deve contenere foto né dati sensibili che consentano di risalire alle generalità degli alunni.
Se le produzioni di fotografie o le effettuazioni di video riprese dovessero essere effettuate direttamente dai genitori l’operazione esula dall’ambito di interesse del Codice sulla Privacy in quanto il trattamento è effettuato da persona fisica per fini esclusivamente personali: ciò è peraltro garantito ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE 2016/679 o GDPR.
Lo stesso Garante, in comunicati stampa, ha ribadito che le riprese video raccolte dai genitori, durante manifestazioni che riproducono momenti di vita scolastica, non violano la privacy in quanto niente hanno a che fare con la stessa: si tratta di immagini non destinate a diffusione, ma raccolte per fini personali e destinate ad un ambito familiare.
Si sottolinea che ai docenti è fatto divieto di:
● Utilizzare le tecnologie d’uso comune con gli alunni per attività non connesse all’insegnamento o al profilo professionale, anche tramite l’installazione di software o il salvataggio di materiali non idonei
● Installare materiale protetto da copyright
● Collegarsi ad internet a scopi commerciali o di profitto personale e per attivitàillegali
● Trattare i dati personali comuni e/o sensibili degli alunni non conforme ai principi della privacy
● Diffondere delle password assegnate e una custodia non adeguata degli strumenti e degli accessi di cui possono approfittare terzi
● Eludere la vigilanza degli alunni che può favorire un utilizzo non autorizzatodelle TIC e possibili incidenti
Tutto il personale scolastico è tenuto a collaborare e a fornire ogni informazione utile per le valutazioni del caso e l’avvio dei procedimenti che possono avere carattere organizzativo, gestionale, disciplinare, amministrativo, penale, a seconda del tipo o della gravità delle infrazioni commesse.
Le procedure sono quelle previste dalla legge e dai contratti di lavoro.
Potenziali infrazioni degli studenti/esse
Agli studenti/esse è fatto divieto di:
• Un uso della rete per giudicare, infastidire o impedire a qualcuno di esprimersi o partecipare
• L’invio incauto o senza permesso di foto o di altri dati personali
• La condivisione di immagini intime o personali
• Il collegamento a siti web non indicati dai docenti
• La comunicazione, incauta e senza permesso di un adulto, con sconosciuti suchat o blog
• Utilizzo del cellulare o altri dispositivi senza l’autorizzazione
• Riprendere o fotografare compagni, docenti, o luoghi scolastici
Se nonostante il divieto, gli alunni sono sorpresi ad usare il cellulare, lo stesso verrà requisito, conservato in cassaforte (laddove presente) o in un luogo sicuro e consegnato direttamente ad un genitore.
Se eventuali fotografie o video effettuati illecitamente durante l’orario scolastico si potranno ascrivere all’ambito del reato, la scuola chiederà l’intervento degli organi competenti di Pubblica Sicurezza.
L’Istituzione Scolastica dopo aver messo in atto tutte le strategie per educare, prevenire, scoraggiare l’uso improprio del cellulare e altri dispositivi non previsti nell’ambito dell’attivitàscolastica, non si assume nessuna responsabilità, né relativamente all’uso improprio, né relativamente a smarrimenti o furti.
Fermo restando che la scuola è un’istituzione educativa e che non è prevista, né possibile, né legittima, la perquisizione quotidiana di tutti gli alunni/e, le responsabilità che dovessero derivare dal verificarsi di eventi riconducibili all’uso non legittimo di device non autorizzati sono totalmente ascrivibili alle famiglie degli alunni coinvolti.
Pertanto, in caso di infrazioni, presa visione del Regolamento di disciplina, si porranno in essere le seguenti procedure:
• Richiamo verbale da parte dell’insegnante
• Richiamo scritto
• Convocazione dei genitori da parte degli insegnanti
• Convocazione dei genitori da parte del Dirigente Scolastico
INTEGRAZIONE DELLA POLICY CON REGOLAMENTI ESISTENTI.
La presente policy è allegata in appendice al Regolamento di Istituto.
Curricolo sulle competenze digitali per la componente studentesca.
Le TIC e Internet sono un elemento essenziale nella società odierna. La scuola ha il dovere di fornire alla componente studentesca l'accesso a questi strumenti come parte dellaloro esperienza di apprendimento e di far maturare in loro le competenze per una proficua cittadinanza digitale. L'uso delle TIC va inserito pertanto nel curricolo sia a livello disciplinaresia a livello interdisciplinare.
In particolare il curricolo dovrà essere strutturato per prevedere di:
● insegnare ciò che è accettabile nell'utilizzo di Internet e ciò che è vietato, fornendo strumenti per l'utilizzo efficace di Internet e la conoscenza delle conseguenze delle violazioni;
● mostrare come produrre, pubblicare e presentare contenuti digitali in modo appropriato, sia in ambienti privati sia per un pubblico più vasto;
● insegnare la valutazione dei contenuti Internet;
● impiegare materiali prelevati da Internet a scopi didattici conformemente al diritto d'autore;
● rendere alunne e alunni criticamente consapevoli dei materiali che si leggono sul web allo scopo di vagliare le informazioni prima di accettarne la fondatezza, la coerenza,le origini;
● insegnare le modalità di segnalazione di contenuti Internet sgradevoli o illegali.
Gestione dell’infrastruttura e della strumentazione ICTdella scuola
Accesso ad internet: filtri, antivirus e sulla navigazione.
Il nostro Istituto prevede di configurare un proxy server per monitorare il traffico web e per bloccare l'accesso a siti inappropriati a un contesto scolastico.
Occorre sensibilizzare tutta la comunità scolastica sull'opportunità di mantenere aggiornati gli antivirus installati sulle macchine personali e controllare i dispositivi di archiviazione esterna che vengano collegati al proprio pc.
1. L’accesso a Internet è consentito al personale docente e non docente solo ad esclusivo uso didattico e/o di formazione e alle classi accompagnate e sotto la responsabilità di un insegnante;
2. Internet non può essere usato per scopi vietati dalla legislazione vigente;
3. L’utente è direttamente responsabile, civilmente e penalmente, a norma delle vigenti leggi, per l’uso fatto del servizio Internet;
4. E’ vietato inserire sui pc connessi in rete programmi contenenti virus, scaricare software non autorizzati da internet, scaricare e installare software senza licenza.
Per la componente studentesca.
I telefoni cellulari, i tablet e le relative fotocamere e registratori vocali non verranno utilizzati durante le lezioni scolastiche se non all'interno di attività didattiche espressamente programmate dal corpo docente.
Giochi e console, tra cui la Sony Playstation, Microsoft Xbox e similari, che possono avere accesso a Internet non filtrato, non sono consentiti. Saranno requisiti dal docente che ravvisa l'infrazione, depositati nella cassaforte della segreteria (se presente) o in luogo sicuro e consegnati al genitore/tutore convocato, che sarà contestualmente informato dell'eventuale sanzione
disciplinare comminata al trasgressore.
Nel caso in cui debbano comunicare con la famiglia durante l'orario scolastico, alunne e alunni possono usare la linea fissa della scuola rivolgendosi a un operatore; allo stesso modo le famiglie devono chiamare il centralino della scuola se hanno assoluta necessità di parlare con i propri figli. Si raccomanda di ridurre tali comunicazionia casi di inderogabile
necessità e urgenza.
L'invio di materiali abusivi, offensivi o inappropriati è vietato, anche se avviene all'interno di cerchie o gruppi di discussione privati.
Il personale preferirà, quando ciò è possibile, l'impiego della strumentazione fornita dalla scuola rispetto a quella personale (portatili, pc fissi, …); le infrastrutture e gli apparati della scuola non vanno utilizzati per scopi personali. Telefoni cellulari, tablet, fotocamere e altri strumenti di registrazione audio/video non devono essere impiegati durante le lezioni scolastiche se non all'interno di attività didattiche espressamente programmate.
La password di accesso alla rete wireless va custodita con cura e per nessuna ragione deve essere divulgata a chi non ha titolo per utilizzarla (studenti, genitori, operatori esterni). L'uso improprio della rete è contestato al titolare delle credenziali con cui è avvenuta la comunicazione.
Qualora si utilizzino a scuola dispositivi di archiviazione esterna di proprietà personale (chiavette usb, dischi fissi portatili) è bene controllare preventivamente che essi siano esenti da virus per evitare di danneggiare le attrezzature comuni.
Durante l’attività didattica è opportuno che ogni insegnante:
- dia chiare indicazioni sul corretto utilizzo della rete (Internet, piattaforma studenti ecc.), condividendo con gli studenti la netiquette e indicandone le regole;
- si assuma la responsabilità di segnalare prontamente eventuali malfunzionamenti o danneggiamenti al tecnico informatico;
- non salvi sulla memoria locale della postazione di classe file contenenti dati personali e/o sensibili e proponga agli alunni attività di ricerca di informazioni in rete fornendo opportunamente loro indirizzi dei siti e/o parole chiave per la ricerca cui fare riferimento.
UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA E DELLE POSTAZIONI DI LAVORO
1. Le apparecchiature presenti nella scuola sono patrimonio comune, quindi, vanno utilizzate con il massimo rispetto.
2. I laboratori informatici e le postazioni informatiche dell’istituto possono essere utilizzati esclusivamente per attività di insegnamento, funzionali all’insegnamento e di formazione del personale docente e non docente.
3. Quando un insegnante, da solo o in classe, usufruisce del laboratorio deve obbligatoriamente registrare il proprio nome e l’eventuale classe nell’apposito registro delle presenze di laboratorio, indicando l’orario di ingresso, quello di uscita e motivazione dell’usodelle postazioni informatiche. Questo allo scopo di poter risalire alle cause di eventuali inconvenienti o danneggiamenti e per comprovare l’effettivo utilizzo dell’aula.
4. L’ingresso degli allievi nei laboratori è consentito solo in presenza dell’insegnante.
5. Il docente accompagnatore è responsabile del corretto uso didattico di hardware e software.
6. Nei laboratori è vietato utilizzare CD personali o altri dispositivi se non dopo opportuno controllo con sistema di antivirus aggiornato.
7. All’uscita dal laboratorio sarà cura di chi lo ha utilizzato lasciare il locale in ordine e le macchine spente correttamente.
8. In caso di malfunzionamento o guasto dei computer bisogna darne tempestiva segnalazione al responsabile del laboratorio.
9. L’accesso a Internet è consentito al personale docente e non docente solo ad esclusivo uso didattico e/o di formazione e alle classi accompagnate e sotto la responsabilità di un insegnante.
Il Responsabile di laboratorio che verifichi un uso del laboratorio contrario a disposizioni di legge o del regolamento interno deve darne comunicazione per iscritto al Dirigente Scolastico.
PREVENZIONE DI SITUAZIONI A RISCHIO CYBERBULLISMO
Le misure proposte per la prevenzione comprendono:
1. l'integrazione nel curricolo dei temi legati al corretto utilizzo delle TIC e di Internet . Nel curricolo si dovranno prevedere attività volte a lavorare su tre livelli: individuale, gruppo classe e istituzionale. La progettazione di unità didattiche specifiche deve essere pianificata a livello di dipartimenti disciplinari, garantendo un intervento su ogni classe, anche con docenti non titolari della classe. Si demanda ai settori disciplinari la scelta dei settori su cui focalizzare la formazione (a titolo di esempio il dipartimento letterario si può soffermare in particolare sugli aspetti legati all'affettività, alla socializzazione e alla cittadinanza, quello tecnologico-scientifico-matematico sulle questioni tecniche e legate alla salute, quello di arte/musica sulla tutela del diritto d'autore, …).
2. Lo sviluppo di prassi e buone pratiche volte a far riflettere la comunità sull’uso corretto di internet e delle tecnologie digitali.
3. La collaborazione con enti e associazioni per realizzare incontri rivolti alla componente studentesca e alle famiglie con l'intento di fornire ogni elemento utile alla prevenzione e alla gestione dei problemi relativi alla sicurezza informatica (le famiglie sono invitate a proporre tematiche di particolare interesse su cui la scuola focalizzerà il proprio intervento).
4. La costituzione di uno sportello di ascolto al quale la componente studentesca, i genitori e i docenti si possono rivolgere per avere consigli e sostegno psicologico anche relativamente alle tematiche del cyberbullismo.
5. La creazione di strumenti di osservazione rispetto ai segnali premonitori di situazioni a rischio
6. La progettazione di una procedura per la segnalazione delle situazioni a rischio
7. La creazione di strumenti di segnalazione di situazioni di bullismo o cyberbullismo
8. La progettazione di una procedura di gestione e presa in carico di situazioni critiche per giungere ad una soluzione.
L’OSSERVAZIONE E LA RILEVAZIONE
E’ compito dell'intera comunità educante, l’osservazione e la rilevazione di situazioni critiche che potrebbero dare adito a casi di bullismo e cyberbullismo.
A partire dalla corretta formazione e sensibilizzazione di tutti gli adulti coinvolti, docenti e personale ATA sono invitati a essere confidenti e custodi, diretti o indiretti, di ciò che leragazze e i ragazzi vivono. Si raccomanda di evitare ogni atteggiamento accusatorio o intimidatorio per riuscire a ricevere, dai minori più fragili, segnalazioni e confidenze circa situazioni problematiche vissute.
Gli insegnanti sono chiamati a ricoprire un ruolo privilegiato nell’individuazione e osservazione delle problematiche, dei rischi, dei pericoli che bambine, bambini e adolescenti possono vivere e affrontare ogni giorno. Accorgersi tempestivamente di quanto accade e compiere azioni immediate di contrasto verso gli atti inopportuni -quando non illegali- diviene fondamentale per poter evitare conseguenze a lungo termine che possano pregiudicare il benessere e una crescita armonica dei soggetti coinvolti.
PROCEDURA DI GESTIONE E PRESA IN CARICO DELLA SITUAZIONE A RISCHIO
La gestione dei casi rilevati va differenziata a seconda della loro gravità; fermo restando che è opportuna la condivisione a livello di Consiglio di Classe di ogni episodio rilevato, anche minimo, alcuni avvenimenti possono essere affrontati e risolti con la discussione collettiva in classe.
Altri casi ancora possono essere affrontati convocando genitori e alunno/a per riflettere insieme su quanto accaduto e come rimediare.
Nei casi più gravi e in ogni ipotesi di reato occorre valutare tempestivamente con il Dirigente Scolastico come intervenire.
Per chiarire cosa fare in caso di sospetta situazione di bullismo/cyberbullismo, l’istituto si è dotato di una PROCEDURA DI GESTIONE DEI CASI.
PROCEDURA IN CASO DI SOSPETTO
1. Il docente SOSPETTA che stia accadendo qualcosa tra gli alunni/e della propria classe, riferibile a un episodio di bullismo e/o
2. Condivide con il referente per il cyberbullismo (e/o il referente indicato nell’e-policy): valuta con
lui/loro le possibili strategie di intervento.
3. Valuta se è il caso di avvisare il consiglio di classe monitorando ciò che accade
4. Valuta se è il caso di avvisare il Dirigente Scolastico, anche in base al regolamento interno o
a prassi consolidate.
5. Sonda il clima di classe, ascoltando i ragazzi e monitorando ciò che accade.
6. Cerca di capire il livello di diffusione dell’episodio a livello di Istituto. (chiede in classe,
sondando tra gli studenti )
NEL CASO IN CUI LA/LE CLASSE/I È/SONO DA COINVOLGERE
Se hai un dubbio su come procedere o interpretare quello che sta accadendo, puoi chiedere in qualsiasimomento, una consulenza telefonica alla helplinedel progetto Generazioni Connesse, al numero gratuito 1.96.96.
anche se non riscontri nulla, promuovi per l’intera comunità scolastica percorsi di prevenzione dei comportamenti a rischio online
se riscontri situazioni di bullismo o cyberbullismo passa al CASO EVIDENZA
|
Il docente HA EVIDENZA che stia accadendo qualcosa tra gli alunni/e della propria classe, riferibile a un episodio di bullismo e/o cyberbullismo
Condivide con il referente per il cyberbullismo (e/o il referente indicato nell’e-policy): valuta con lui/loro le possibili strategie di intervento.
Avvisa il Dirigente Scolastico che convocail CDC o CDI.
Se non c’è fattispecie di reato:
1. Richiedi, se è un servizio attivo all’interno dell’Istituzione scolastica, la consulenza dello psicologo/a scolastico a supporto della gestione della situazione, in base alla gravità
2. Informa i genitori (o chi esercita la responsabilità genitoriale) dei ragazzi/e direttamente coinvolti (qualsiasi ruolo abbiano avuto), se possibile con la presenza dello psicologo/a, su quanto accade e condividete informazioni e strategie.
3. Informa i genitori di ragazzi/e infra quattordicenni della possibilità di richiedere la rimozione, l’oscuramento o il blocco di contenuti offensivi ai gestori di siti internet o social (o successivamente, in caso di non risposta, al garante della Privacy)
REATI RISCHI |
AZIONI |
Adescamento online (Grooming) |
Sensibilizzazione sull'esistenza di individui che usano la rete per instaurare relazioni, virtuali o reali, con minorenni e per indurli alla prostituzione. Qualora si venga a conoscenza di casi simili, occorre valutarne la fondatezza e avvisare il Dirigente Scolastico per l'intervento delle forze dell'ordine. |
Cyberbullismo |
Campagne di sensibilizzazione e informazione anche con l'ausilio di progetti e realtà esterni. I casi possono essere molto variegati, variando dal semplice scherzo di cattivo gusto via sms/Whatsapp a vere e proprie minacce verbali e fisiche, che costituiscono reato. Occorre confrontarsi con il Dirigente Scolastico sulle azioni da intraprendere. |
Dipendenza da Internet videogiochi, shoppingo gambling online, ... |
Informazioni sul fatto che ciò può rappresentare una vera e propria patologia che compromette la salute e le relazioni socialie che in taluni casi (per es. uso della carta di credito a insaputa di altri) rappresenta un vero e proprio illecito |
Esposizione a contenuti pornografici,violenti, razzisti |
Verso i genitori: informazione circa le possibilità di attivare formedi controllo parentale della navigazione e sensibilizzazione sulla necessità di monitorare l'esperienza online dei propri figli. Verso la componente studentesca: inserimento nel curricolo di temi legati alla affidabilità delle fonti online, l'interculturalità e al rispetto delle diversità. Qualora si venga a conoscenza di casi simili, occorre convocare i genitori per richiamarli a un maggiore controllo sulla fruizione di Internet da parte dei propri figli e/o sulla necessità di non usufruirne in presenza degli stessi. |
Sexting e pedopornografia. |
Verso i genitori: informazione circa le possibilità di attivare formedi controllo parentale della navigazione. Verso la componente studentesca: inserimento nel curricolo di temi legati all'affettività, alla sessualità e alle differenze di genere. In casi simili, se l'entità è lieve occorre in primo luogo parlarne con alunne e alunni e rispettivi genitori, ricordando loro che l’invio e la detenzione di foto che ritraggono minorenni in pose sessualmente esplicite configura il reato di distribuzione di materiale pedopornografico. Chi è immerso dalla nascita nelle nuove tecnologie spesso non è consapevole che una foto o un video diffusi in rete potrebbero non essere tolti mai più né è consapevole di scambiare o diffondere materialepedopornografico. In casi di rilevante gravità occorre informare tempestivamente il Dirigente Scolastico per gli adempimenti del caso. |
Violazione della |
Informazione sull'esistenza di leggi in materia di tutela dei dati |
privacy |
personali e di organismi per farle rispettare. Se il comportamento rilevato viola solo le norme di buona convivenza civile e di opportunità, occorre convocare i soggetti interessati per informarli e discutere dell'accaduto e concordare forme costruttive ed educative di riparazione. Qualora il comportamento rappresenti un vero e proprio illecito, il Dirigente Scolastico deve esserne informato in quanto a seconda dell'illecito sono previste sanzioni amministrative o penali. |
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE
Il fenomeno del bullismo sta diventando sempre più diffuso e acuto,sia in relazione all’età,che alla diversità delle forme assunte. Il nostro Istituto condanna ogni atto di bullismo e afferma il diritto degli alunni a vivere in un ambiente di apprendimento sereno, affinché diventino adulti in grado di partecipare in modo positivo nella società. E’ importante promuovere il miglioramento delle relazioni tra coetanei e dell’intero clima scolastico ed è compito dell’intera comunità scolastica osservare e rilevare situazioni critiche che potrebbero dare adito a casi di bullismo e cyberbullismo. Gli insegnanti sono chiamati a ricoprire un ruolo privilegiato nell’individuazione di comportamenti problematici e a rischio e compiere azioni immediate di contrasto verso atti inopportuni e /o illegali al fine di evitare conseguenze a lungo termine che possano pregiudicare il benessere e una crescita armonica dei soggetti coinvolti. La griglia proposta vuole essere uno strumento- guida finalizzato a osservare e mappare eventuali comportamenti a rischio, per agire con azioni immediate e interventi opportuni. La griglia proposta sarà consegnata al coordinatore di classe e condivisa con il Consiglio di Classe per osservare e monitorare comportamenti problematici e attivare gli interventi opportuni.
1. OSSERVAZIONE |
|||||||
VITTIMA |
|||||||
|
Area di indagine |
Descrizione comportamenti |
Non osservabile |
mai |
A volte |
spesso |
sempre |
AREA RISCHIO |
Regolazione |
Piange se un compagno lo |
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|
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|
emotiva (Non |
provoca |
||||||
regolazione, tono di umore basso) |
Reagisce con eccessivo nervosismo a provocazioni dei compagni |
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É taciturno (eccessiva |
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timidezza) |
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Non dimostra entusiasmo |
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rispetto alle diverse attività |
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didattiche |
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Auto |
Davanti a compiti o situazioni |
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percezione |
sfidanti utilizza frasi: "non sono |
||||||
(bassa |
capace", "Non ce la farò mai" |
||||||
autostima, autosvalutazio ne, stile attributivo esterno) |
Davanti a risultati non positivi, utilizza frasi: "Non dipende da me, ma dalla fortuna" |
|
|
|
|
|
|
Davanti a risultati non positivi, utilizza frasi "É tutta colpa |
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|
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|
|
||
|
mia", "Sono fatto così, non |
||||||
|
cambierò mai" |
||||||
|
É agitato durante compiti in |
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|
|
|
|
|
|
classe, interrogazioni, ecc |
||||||
|
Cerca continuamente conferme |
|
|
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dai compagni |
||||||
|
Cerca continuamente conferme |
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|
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dai docenti / personale adulto presente nella scuola |
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Si vergogna del proprio modo di essere e/o di comportarsi |
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Relazione con i pari (Ridotte e rigide) |
Parla solo con il suo compagno di banco |
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|
|
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Tende a stare con i compagni più piccoli |
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||
Tende a stare con gli adulti |
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||
Si isola durante la ricreazione |
|
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Non cerca relazioni extra- scolastiche |
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|
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|
||
Si auto esclude da chat di gruppo |
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|
|
||
Comportamen to sociale (abilità sociali ridotte) |
Si innervosisce se perde ad un gioco |
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|
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|
Non ama confrontarsi con gli altri (permaloso) |
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Interviene nei discorsi in modo non pertinente e confusionario |
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|
||
Non è assertivo |
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AREA BULLSIMO |
Isolamento sociale |
É l'ultimo scelto dai compagni nelle attività di gruppo |
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|
Viene escluso dalle chat di gruppo |
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Non viene invitato alle feste |
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|
||
Viene isolato durante la ricreazione |
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Scuola, studio e apprendiment o |
Non è preparato per le verifiche scritte e/o orali |
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É distratto durante le lezioni |
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Non porta i compiti assegnati e/o il materiale didattico |
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É assente, in ritardo o esce prima |
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Disturbi psicosomatici (malesseri e comportament i particolari) |
Lamenta malessere (mal di pancia/testa) in occasioni di confronto tra pari |
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Chiede informazioni agli insegnanti nel cambio d'ora e/o durante la ricreazione |
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||
Chiede di andare in bagno subito prima/dopo la ricreazione |
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|
|
||
Relazione con l'adulto (insegnante) |
Fatica a sostenere lo sguardo |
|
|
|
|
|
|
Elementi prepotenze subite (sulla persona e |
Presenta segni di botte (lividi, graffi...) |
|
|
|
|
|
|
Presenta materiale danneggiato (quaderni strappati) |
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|
|
|
|
|
sulle cose) |
Gli oggetti personali vengono nascosti/rubati (astuccio, cellulare, ecc.) |
|
|
|
|
|
Presenta abbigliamento sporco (macchie di biro, indumenti bagnati) |
|
|
|
|
|
||
Gli viene impedito di giocare con gli altri compagni durante la ricreazione |
|
|
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|
|
||
Viene preso in giro per come si veste o per il suo aspetto fisico |
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|
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|
||
Riceve offese o nomignoli |
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|
|
BULLO |
||||||||
|
Area di indagine |
Descrizione comportamenti |
Non osservabile |
mai |
A volte |
spesso |
sempre |
|
AREA RISCHIO |
Regolazione emotiva |
Appare divertito se un suo compagno è in difficoltà |
|
|
|
|
|
|
(scarsa empatia) |
|
|||||||
Attribuisce rispetto agli eventi che accadono ai |
|
|
|
|
|
|||
|
compagni con frasi tipo: "Se |
|||||||
|
l'è cercata", "se lo meritava" |
|||||||
|
Distorce le conseguenze delle sue azioni minimizzandole (es: "Non gli ho fatto veramente |
|
|
|
|
|
||
|
male") |
|||||||
|
Distorce le conseguenze delle sue azioni generalizzandole (es: "lo |
|
|
|
|
|
||
|
fanno tutti") |
|||||||
Relazione con i pari |
É cercato dai compagni in occasioni di attività di |
|
|
|
|
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||
|
gruppo |
|||||||
|
Vanta le proprie relazioni |
|
|
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|
|
||
|
amorose |
|||||||
|
I compagni ritengono divertenti gli scherzi/offese |
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|
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|
che fa verso li altri |
|||||||
|
I compagni hanno paura di |
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|
|
|
|
||
|
lui |
|||||||
Comportamen |
Tende a sottomettere gli altri |
|
|
|
|
|
||
to sociale (abilità relazionali, ammissione rapporti di |
||||||||
Non rispetta le regole della classe e della scuola |
|
|
|
|
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|||
Fa atti di vandalismo (rompe i banchi, scrive sui |
|
|
|
|
|
|||
"forza", |
muri,ecc) |
|||||||
atteggiamento favorevole alla prepotenza e all'aggressivit à nelle |
||||||||
Crea sottogruppi elitari nella classe e decide chi può entrarvi e chi no |
|
|
|
|
|
|||
Parla con linguagggio scorretto (parolacce, ecc) |
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|||
relazioni) |
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AREA BULLSIMO |
Relazione con |
Manca di rispetto verso |
|
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l'adulto |
l'insegnante |
|||||||
(insegnante) |
Sfida apertamente |
|
|
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|
l'insegnante |
|||||||
|
Tende a piacere agli |
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insegnanti/coordinatori |
|||||||
|
Incita l'insegnante a mettere |
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|
note |
|||||||
Elementi di |
Picchia, spinge, aggredisce |
|
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|
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prepotenze |
fisicamente |
|||||||
agite DIRETTE |
|
|||||||
Tormenta i compagni con scherzi |
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|
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|||
|
Offende i compagni con |
|
|
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|
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|
insulti/nomignoli/slogan |
|||||||
|
Ruba/nasconde le cose dei |
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|
|
|
|
||
|
compagni |
|||||||
Elementi di |
Diffonde i pettegolezzi nella |
|
|
|
|
|
||
prepotenze |
classe/scuola |
|||||||
agite |
|
|||||||
Toglie la parola ai compagni |
|
|
|
|
|
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INDIRETTE |
||||||||
|
Convince/obbliga i |
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|
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||
|
compagni ad escludere dalle |
|||||||
|
attività e/o togliere la parola |
|||||||
|
ad altri compagni |
|||||||
Elementi di |
Invia messaggi in rete |
|
|
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|
|
||
prepotenze |
offensivi e/o di minaccia |
|||||||
agite IN RETE |
Diffonde pettegolezzi in rete su compagni |
|
|
|
|
|
2. QUANDO OSSERVARE |
||
Indicare i momenti/luoghi più sensibili ai quali prestare maggiore attenzione (tre o più) |
||
|
Quando |
Dove |
1 |
Durante la ricreazione |
Nel corridoio, nei bagni, nel cortile |
2 |
Durante i cambi dell'ora |
Nel corridoio, nei bagni, nel cortile |
3 |
Durante l'attività motorie |
Negli spogliatoi, in palestra |
4 |
Durante la pausa pranzo |
In mensa |
3. É BULLISMO OPPURE NO? |
|||
|
Domande guida |
SI |
NO |
SISTEMATICITÁ |
Le prepotenze agite sono continue nel tempo? |
|
|
Le prepotenze agite sono sempre verso la stessa persona? |
|
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ASIMMETRIA |
L'"aggressore" è più forte fisicamente della vittima? |
|
|
L'"aggressore" ha relazioni sociali maggiormente consolidate rispetto alla vittima? |
|
|
|
L'"aggressore" agisce in gruppo verso una singola vittima? |
|
|
INTENZIONALITÁ |
Le prepotenze agite sono state volute dall'aggressore per offendere la vittima? |
|
|
Pubblicato il 13-04-2023